venerdì 21 marzo 2008

La via della Seta

Legami, filamenti ben saldi alla nostra vaporosa anima, sottili estensioni, impercettibili ma resistenti, come la seta. Collegamenti tesi, tessuti da noi per attaccarci al nostro ambiente circostante, cercando un appiglio solido nel flusso caotico del nostro essere umani.
La corsa a chi getta più ancore, chi tira a bordo più pesci, a chi attira più res nella propria tela. Finchè, apri gli occhi e ti accorgi di non riuscire a muoverti, peggio, manca il respiro, soffochi, sei circondata: milioni di finissimi fili lucidi attaccati al tuo corpo, ognuno dei quali all'altro capo trascina un oggetto, un peso, una palla di ferro. Non puoi più andare avanti, incollata al tuo presente pieno di familiarità, di illusoria felicità, di avidità.
Vaghi cieca e sorda ai tuoi pesi, consapevole che solo un pò più in là puoi trovare un bagliore, una forbice nel cassetto... eppure non ci arrivi, esiti, temporeggi e cambi direzione: aggiungi un altro filo.